miércoles, 11 de enero de 2012

IN VIA DI APPROVAZIONE PROGETTO ECOLOGICO TERRENERO



Un ambizioso progetto di formazione per la tutela dell’ambiente ha ricevuto una prima approvazione da parte del Programma di Piccoli Sussidi del Fondo Mondiale per l’Ambiente e se sara’ approvato, nelle sue tappe finali potrebbe rappresentare un investimento di circa 4 milioni di pesos destinati ad iniziative locali per un periodo di 12 mesi  a partire dalla meta’ del 2012.

L’idea di un progetto di compostaggio e’ stata suggerita da Edith De Jong e Michael Waldman di Puro Verde, la prima impresa locale specializzata nel compostaggio di rifiuti organici, che opera a Las Terrenas ormai da due anni.  Secondo Edith e Michael la realizzazione di questo progetto porrebbe Las Terrenas tra le prime municipalita’ nel mondo ad adottare iniziative e mettere in atto strategie sostenibili per la protezione e la difesa dell’ambiente, contribuendo a preservare le risorse naturali globali.

La proposta e’ stata redatta da Jose’ Bourget della Fondazione Mahatma Gandhi e porta il nome di “Progetto Reverde”. Bourget ha  posto l’accento sull’educazione all’ecologia, con un programma formativo rivolto a tutti i membri della comunita’, che coinvolga in special modo le nuove generazioni, affinche’ possano imparare a “pensare verde” e contribuire a preservare le risorse naturali dell’ambiente. Jose’ Bourget, autore della “Dichiarazione di Las Terrenas” sull’ambiente (2007), ritiene che benche’ sia difficile cambiare le abitudini degli adulti, i bambini e i giovani rappresentano un enorme potenziale al fine di poter sostituire la cultura dello spreco e del degrado con una nuova coscienza sociale orientata alla  conservazione, alla difesa e all’utilizzo sostenibile delle risorse naturali. -“Come Edith e Michael, anch’io credo che il futuro di Las Terrenas sia intimamente legato all’ambiente e  questa proposta puo’ aiutarci a compiere un gran passo verso un futuro ecologico migliore per la nostra comunita’, per i diversi rioni, per le imprese, per il turismo e per il paese,”- dichiara Jose’.

IMPATTO SOCIALE, EDUCATIVO ED ECONOMICO

Se, come ci auguriamo, ricevera’ il finanziamento, questa proposta aiutera’ a convertire la scuola elementare di Las Terrenas e 10 quartieri della cittadina in centri di formazione ecologica, dove la popolazione e gli studenti potranno apprendere i principi fondamentali della conservazione, del compostaggio, del riciclaggio, della sanita’ pubblica e della tutela dell’ambiente. Con una popolazione di 2000 studenti, la scuola pubblica elementare di Las Terrenas rappresenta un importante potenziale sociale, economico ed educativo. Gli studenti potrebbero, ad esempio, partecipare a dei programmi di riciclaggio della plastica, alla produzione di composta organica e alla applicazione delle pratiche e delle teorie ecologiche nei quartieri chiave della cittadina. Si potrebbero installare contenitori per la raccolta della plastica e di altri materiali riciclabili, incrementando al tempo stesso la raccolta di rifiuti organici nelle case, nei negozi, nelle imprese e nei quartieri, rifiuti che in seguito verrebbero processati da Puro Verde. In questo modo ci sarebbe un minore accumulo di  rifiuti solidi nella discarica comunale a cielo aperto, a gran beneficio dell’intera comunita’. Il riciclaggio e il compostaggio traggono benefici economici in quanto la materia prima verrebbe venduta e i proventi andrebbero in gran parte agli enti coinvolti. Inoltre una cittadina piu’ pulita sarebbe piu’ gradevole e vivibile per i residenti e senz’altro piu’ attrattiva anche per i turisti il che la renderebbe una destinazione favorita da un maggior numero di persone.

IL SINDACO ADERISCE AL PROGETTO

Oltre a Puro Verde e alla Fondazione Mahatma Gandhi, il progetto conta con l’appoggio e il sostegno dell’Unione delle Associazioni di quartiere di las Terrenas e del Parco Botanico Ecotopia. I promotori dell’iniziativa si augurano che un sempre maggior numero di privati e organizzazioni possano aderire al progetto.

Di gran importanza e’ il sostegno sollecitato al  sindaco di las Terrenas Jose’ Alexis Martinez il quale ha espresso un vivo interesse e si’ e’ detto disposto a partecipare al progetto. La municipalita’ ha adottato nuove disposizioni eco-ambientali nel quadro di un diverso programma che conta sull’aiuto e l’assistenza tecnica dell’ USAID. L’unita’ municipale di intervento ambientale (UGAM), creata di recente, dovrebbe anch’essa divenire parte integrante del progetto. Cosi’ che tanto Ugam quanto Progetto Reverde potrebbero contribuire a fare di Las Terrenas una comunita’ orientata all’ecologia e alla tutela dell’ambiente.

APPELLO ALLA PARTECIPAZIONE  ALLE IMPRESE E ALLA POPOLAZIONE

Le imprese, le associazioni locali, gli operatori ecologici, i formatori, gli hotels,, i ristoranti o i privati che volessero partecipare al progetto e contribuire con donazioni, conoscenze, esperienze o risorse che possano aiutarne la realizzazione, possono contattare Jose’ Bourget ( in spagnolo e inglese) chiamando 829-330.0986 o scrivendo a josebourget@gmail.com In francese, tedesco, inglese e spagnolo si puo’ contattare Edit De Jong al numero 809-836.5541 o editdejong@hotmail.com   In inglese ci si puo’ rivolgere anche a Michael Waldman telefonando all’829-665.2913 oppure abragrande@gmail.com

lunes, 9 de enero de 2012

Umweltschutzvorschlag aus Las Terrenas bekommt Genehmigung.




Ein ehrgeiziges und lehrreiches Umweltunternehmen hat die Anfangsgenehmigung vom Subsidio del Fondo fuer ein weltweites Umweltprogramm bekommen und ist in die letzte Etappe eingetreten.

Die Idee des Kompostierungsprojekts wurde von Edit de Jong und Michael Waldmann vom Projekt “Puro Verde” vorgeschlagen, dem ersten Unternehmen, dass sich mit organischem Abfall beschaeftigt und seit 2 Jahren in Las Terrenas ansaessig ist.  Laut Edit und Michael wuerde die Durchfuehrung dieses Plans uns helfen um Las Terrenas an die Spitze der weltweiten Gemeinden zu setzen,die ihre Umwelt verbessern und am globalen Umweltschutz teilnehmen.

Der Vorschlag wurde von Jose Bourget von der Mahatma Gandhi Stiftung eingebracht und traegt den Namen “Proyecto Reverde”.  Bourget stuetzt den Vorschlag auf Umweltbildung in der Weise, dass alle Gemeindemitglieder und speziell die junge Generation lernt “gruen” zu denken und mithilft die natuerlichen Ressourcen der Gemeinde zu schuetzen. Bouget, Autor von “La Declaracion de las Terrenas” ueber die Umwelt (2007) sagt, auch wenn es schwer ist die Gewohnheiten der Erwachsenen, der Kinder und der Jugendlichen zu aendern bilden sie dennoch ein grosses Potenzial um den Muell und die Auspluenderung in eine soziale Orientierung der Bewahrung, Sorge und Handhabung zu verwandeln.

Genau wie Edit und Michael glaubt er, dass die Zukunft  von Las Terrenas eng an die Umwelt gebunden ist und dieser Vorschlag helfen kann einen grossen Sprung im zukuenftigen Umweltschutz der Gemeinde, der Stadtviertel, der Unternehmen, der Turisten und des Landes zu machen.

Wenn der Vorschlag finanziert wuerde, wuerde er die Grundschule von Las Terrenas und 10 Stadtviertel in ein Zentrum fuer die Lehre des Umweltschutzes verwandeln, bei dem die Bewohner und Schueler die Grundlagen der Bewahrung, Kompostierung, Wiederverwertung, Entseuchung und des Umweltschutzes erlernen wuerden.  Mit einer Anzahl von 2000 Schuelern stellt die Grundschule ein grosses soziales, wirtschaftliches und lehrreiches Potenzial dar.  Die Schueler des Zentrums werden an Aktionen von Wiederverwertung von Plastik und der Herstellung von organischem Kompost teilnehmen und diese Theorien und Praktiken an 10 Bezirke der Gemeinde weitergeben.

Sozialer, paedagogischer und wirtschaflicher Einfluss
Behaelter werden in der Schule und in den Bezirken hergestellt werden, um Plastik und andere wiederverwertbare Materialien zu “fangen” waehrend sich die Einsammlung von organischem Material in Haeusern, Geschaeften und Vierteln vermehrt um von Puro Verde wiederverarbeitet zu werden.  Eines der Endergebnisse waere, dass weniger Abfall auf dem staedtischen Muellablageplatz landen wuerde und sich die Gemeinde auf diese Weise sanieren koennte.  Wiederverwertung und Kompostierung haben wirtschaftliche Vorteile weil die Rohstoffe verkauft und die Einkuenfte an teilnehmende Einrichtungen weitergegeben werden koennten.  Je sauberer das Dorf desto angenehmer fuer seine Bewohner und die Turisten, die diese Gemeinde zu einem attraktiven Reiseziel fuer mehr Personen machen koennen.

Der Buergerneister schliesst sich dem Projekt an
Ausser Puro Verde und der Mahatma Gandhi Stiftung hat das Projekt auch die Teilnahme und die Unterstuetzung der Vereinigung der nachbarschaftshilfen, des botanischen Parks Ecotopia sowie von Einzelpersonen und lokalen Organisationen, die an der Unterstuetzung dieses Projektes interessiert sind.  Von hoechster Wichtigkeit war die Unterstuetzung des Buergermeisters Lic. Jose Alexis Martinez, der groesstes Interesse zeigt und sich zur Verfuegung stellt, Teil dieses Projekts zu sein.

Die Stadt hat Umweltverordnungen als Teil eines seperaten Projekts angenommen, das die Unterstuetzung und technische Hilfe von USAID beinhaltet.  Die neugegruendete selbstverwaltete Umwelthandlungseinheit (UGAM) wuerde eine bedeutende Rolle in diesem Projekt bekommen, so dass beide, die UGAM und Proyecto Reverde der Gemeinschaft helfen koennten umwelttechnisch nachhaltiger zu werden.

Geschaefts- und Gemeinschaftsteilnehmer gesucht
Geschaefte, Gemeinschaftsvereinigungen, Umweltexperten, Paedagogen, Hotels, Restaurants und Einzelpersonen, die ein Teil dieses Projekts sein moechten und Kapital,Gutachten, Erfahrung und Mittel zur Entwicklung des Projekts beisteuern wollen, konnen folgende Personen kontaktieren:
In englisch und spanisch Jose Bourget tel.: 829 330 09 86  josebourget@gmail.com
In englisch, spanisch, franzoesisch und deutsch Edit de Jong tel.: 809 836 55 41  editdejong@hotmail.com
In englisch Michael Waldman tel: 829 665 29 13  abragrande@gmail.com

martes, 3 de enero de 2012

Propuesta Medioambiental Terrenera Recibe Aprobación



            Un ambicioso programa educativo medioambiental ha recibido la aprobación inicial del Programa de Pequeños Subsidios del Fondo para el Medio Ambiente Mundial y si es aprobado en su etapa final podría representar la inversión de cerca de 4 millones de pesos para iniciativas locales durante 12 meses a partir de mediados del 2012.

            La idea de un proyecto de compostaje fue sugerida por Edit De Jong y Michael Waldman de Puro Verde, la primera empresa local dedicada al compostaje de desechos orgánicos que ya tiene dos años funcionando en Las Terrenas.  Según Edit y Michael “la ejecución de este plan nos ayudaría a colocar a Las Terrenas a la punta de municipios en el mundo que aprenden a utilizar prácticas medioambientales sostenibles para sanear su ambiente y para contribuir a la protección del medio ambiente global.”  

            La propuesta fue escrita por José Bourget de la Fundación Mahatma Gandhi y lleva el nombre de “Proyecto Reverde.”  Bourget orientó la propuesta hacia la educación medioambiental de tal manera que todos los miembros de la comunidad y, en particular, la generación joven, aprendan a pensar “verde” y a ayudar a preservar los recursos naturales en la comunidad.  Bourget, autor de “La Declaración de Las Terrenas” sobre el medio ambiente (2007) dice que “aunque es difícil cambiar los hábitos de los adultos, la niñez y la juventud son un gran potencial para cambiar la cultura del desecho y de la depredación y convertirla en una orientación social de preservación, cuidado y manejo sostenible de los recursos naturales.”  “Al igual que Edit y Michael, creo que el futuro de Las Terrenas está íntimamente ligado al medio ambiente y esta propuesta puede ayudarnos a dar un gran salto hacia un mejor futuro medio ambiental para la comunidad, para los barrios, las empresas, el turista y el pais”, expresa José.

Impacto Social, Educativo y Económico
            De ser financiada la propuesta convertiría a la Escuela Básica de Las Terrenas y a 10 barrios del pueblo en centros de aprendizaje medio ambiental, donde sus habitantes y alumnos aprenderían los fundamentos de preservación, compostaje, reciclaje, descontaminación y protección ambiental.  Con una población de 2000 estudiantes la escuela primaria es una mina de gran potencial social, económico y educativo.  Los estudiantes del centro participarían en campañas de reciclaje de plásticos, en la fabricación de composte orgánico y llevarían las teorías y prácticas a diez barrios en la comunidad.  Jaulas serían construídas en la escuela y en los barrios para “atrapar” plásticos y otros desechos reciclables, al tiempo que se amplía la recolección de material orgánico en residencias, negocios y barrios para ser procesados por Puro Verde.  

            Uno de los resultados finales es que menos desechos terminarían en el vertedero municipal y la comunidad sería saneada de manera importante.  El reciclaje y compostaje tienen beneficios económicos porque su materia prima sería vendida y sus beneficios transpasados a las entidades participantes en su mayor parte.  Además, mientras más limpio sea el municipio más atractivo será para sus residentes y para los turistas lo que convertiría al municipio en un destino más atractivo para un mayor número de personas.

La Alcaldía Se Une al Proyecto
            Además de Puro Verde y de la Fundación Mahatma Gandhi el proyecto contará con la participación y apoyo de la Unión de Juntas de Vecinos de Las Terrenas, del Parque Botánico Ecotopia y de individuos y organizaciones locales interesados en aportar al proyecto.  De suma importancia ha sido el apoyo solicitado al Lic. José Alexis Martinez, alcalde de Las Terrenas, quien ha manifestado profundo interés y disposición a ser parte del proyecto, sobretodo luego de la aprobación de regulaciones medio ambientales por parte de la Sala Capitular, como parte de un proyecto de apoyo y asistencia técnica por parte de la USAID.  La recién constituída Unidad de Gestióm Ambiental Municipal (UGAM) sería un actor preponderante en el proyecto, de tal manera que tanto lo que realice la UGAM como lo que pueda lograrse por medio del Proyecto Reverde reundaría en beneficios profundos y sostenibles para el municipio.

Se Buscan Empresas y Comunitarios
            Los negocios, asociaciones, técnicos, educadores, hoteles, restaurantes e individuos en general que deseen ser parte de este proyecto y que puedan aportar fondos, conocimientos, experiencias y recursos para la formulación y ejecución del mismo pueden llamar a José Bourget en inglés o español al 829-330-0986 o escribiendo a josebourget@gmail.com.  En francés, alemán, inglés o español pueden contactar a Edit DeJong al 809-836-5541 o editdejong@hotmail.com.  En inglés también pueden contactar a Michael Waldman al 829-665-2913 o abragrande@gmail.com.

Environmental Project Receives Pre-Approval



            An ambitious environmental education program has received initial approval of the Small Grants Programme of the Global Environment Fund and if approved in its final stage could represent an investment of almost 4 million pesos for local initiatives during 12 months starting mid-2012.

            The idea of ​​a composting project was suggested by Edit DeJong and Michael Waldman of Puro Verde, the first local company dedicated to composting organic waste working for two years now in Las Terrenas. According  to Edit and Michael "the implementation of this plan will help place Las Terrenas at the forefront of municipalities in the world that learn how to use sustainable environmental practices to clean up their environment and to contribute to global environmental protection."

            The proposal was written by Jose Bourget of the local Mahatma Gandhi Foundation and it’s named "Project Reverde."  Bourget's proposal is focused on environmental education so that all members of the community and in particular the younger generation learn how to think "green" and how to preserve natural resources in the community.  Bourget, author of "The Declaration of Las Terrenas" on the environment (2007) says that "although it is difficult to change adults’ habits, children and youth are a great potential for changing the culture of waste and depredation and turn it into a culture of preservation and of sustainable management of the natural resources. "Along with Edit and Michael, I believe that the future of Las Terrenas is intimately linked to the environment and this proposal can help us make a giant leap towards a better future for the environment in the community, in the neighborhoods, among businesses, tourists and in the country as a whole," says Bourget.

Social, Educational and Economic Impact
            If funded the proposal would help convert the K-8 Public School of Las Terrenas and 10 neighborhoods into environmental learning centers where people and students learn the fundamentals of conservation, composting, recycling, sanitation and environmental protection. With a population of 2000 students, the elementary public school is a powerful source for social economic and educational potential. For instance, students would participate in plastic recycling efforts, in the production of organic compost, and  in the application of environmental theories and practices in key neighborhoods of the city.  Cages would be built in schools and neighborhoods to "trap" plastic and other recyclables, while extending the collection of organic material in homes, businesses and neighborhoods, to be processed by Puro Verde. One result is that less solid waste would end up in the open-air municipal garbage dump and the community would benefit significantly. Recycling and composting have economic benefits because plastics and compost would be sold and profits would return to participating entities. Moreover, a cleaner community is more desirable to residents and tourists which would help make the municipality a more attractive destination for a greater number of people.

Mayor Joins the Project
            In addition to Puro Verde and the Mahatma Gandhi Foundation the project has the support of the Union of Neighborhood Associations of Las Terrenas and the Ecotopia Botanical Park and it is hoped that more local individuals and organizations will join the project. Of utmost importance has been the support requested from Mayor Jose Alexis Martinez who has expressed strong interest and willingness to be part of the project.  The City has adopted environmental regulations as part of a separate project that includes support and technical assistance from USAID. The newly formed Municipal Environmental Action Unit (UGAM) would become a significant player in the project, so that both the UGAM and Proyecto Reverde will help the community to become environmentally sustainable.

Business and Community Participants Wanted
            Businesses, community associations, environmental experts, educators, hotels, restaurants and individuals in general who wish to be part of this project and who can provide funds, expertise, experience and resources towards the development and implementation of the project can call José Bourget in English or Spanish at 829-330-0986 or josebourget@gmail.com.  Please contact Edit DeJong in French, German, English or Spanish at 809-836-5541 or editdejong@hotmail.com. In English you may also contact Michael Waldman at 829-665-2913 or abragrande@gmail.com.

Pré-approbation d’un projet écologique



            Un ambitieux programme de formation à la protection de l’environnement vient d’être approuvé en premier examen par le Programme Petites subventions du Fonds mondial pour l’environnement. En cas d’approbation définitive, cela pourrait représenter un investissement de près de 4 millions de pesos pour des initiatives locales d’une durée de 12 mois, débutant mi-2012.

            L’idée d’un projet de compostage a été lancée par Edit DeJong et Michael Waldman, de Puro Verde, la première entreprise locale spécialisée dans le compostage des déchets organiques, en activité depuis deux ans à Las Terrenas. Selon Edit et Michael : « La mise en place de ce plan aidera Las Terrenas à se placer parmi les premières municipalités au monde à apprendre à mettre en œuvre des pratiques écologiques pour nettoyer l’environnement et contribuer à protéger la nature ».

            La proposition a été rédigée par Jose Bourget, de la fondation locale Mahatma Gandhi, sous le titre « Projet Reverde ». Elle s’appuie sur l’idée d’une formation à l’écologie de tous les membres de la collectivité, notamment de la jeune génération, qui pourraient ainsi adopter des réflexes écologiques et apprendre à préserver les ressources naturelles de la commune. Jose Bourget, auteur de la « Déclaration de Las Terrenas » sur l’environnement (2007), explique qu’il sera « difficile de changer les habitudes des adultes, mais que les enfants et les jeunes représentent un atout fantastique pour transformer une culture de gaspillage et de dégradation en une culture de conservation et de gestion durable des ressources naturelles. « Tout comme Edit et Michael, je suis convaincu que le futur de Las Terrenas est étroitement lié à l’environnement et que cette proposition peut nous aider à faire un véritable bond en avant pour garantir un meilleur futur pour l’environnement de notre commune, de nos quartiers, de nos entreprises, pour le tourisme et pour le pays dans son ensemble », déclare Jose Bourget.

Impact social, éducatif et économique
            Si elle reçoit les financements espérés, cette proposition aidera à convertir l’école élémentaire de Las Terrenas et 10 quartiers de la ville en centres d’apprentissage écologique où la population et les élèves pourront apprendre les bases de la préservation, du compostage, du recyclage, de l’hygiène publique et de la protection de l’environnement. Avec une population de 2 000 élèves, l’école publique élémentaire représente un puissant potentiel social, économique et éducatif. Les élèves pourraient, par exemple, participer à des programmes de recyclage du plastique, à la production de compost organique et à l’application de théories et de pratiques environnementales dans des quartiers clés de la ville. Des cages pourraient être fabriquées dans les écoles et les quartiers pour « piéger » le plastique et autres matériaux recyclables, cependant que la collecte des matières organiques dans les foyers, les entreprises et les quartiers pourraient être élargie, les matières collectées étant ensuite traitées par Puro Verde. Moins de déchets solides viendraient ainsi s’accumuler dans la décharge municipale à ciel ouvert, ce qui bénéficierait fortement à la commune. Le recyclage et le compostage auraient des retombées économiques puisque les plastiques et le compost seraient vendus, les bénéfices revenant aux parties prenantes. En outre, une ville plus propre serait plus agréable pour les résidents comme pour les touristes, ce qui contribuerait à faire de Las Terrenas une destination plus attractive pour un plus grand nombre de gens.

Siameses



            Los siameses son gemelos que nacen unidos por alguna parte del cuerpo.  Son dos personas totalmente independientes que a veces puede ser separados pero que generalmente termina en un 50% de muertes para ambos.  La mayoría de los siameses son hembras.

            Quizás los más famosos fueron los hermanos Chang y Eng Búnker (derecha), nacidos en el reino de Siam en el 1811 (Siam comprendía lo que es hoy Tailandia, Camboya y Laos), pero se criaron y vivieron hasta los 65 años en los Estados Unidos trabajando como espectáculo central en el circo P.T. Barnum donde fueron muy populares con sus chistes, trucos y malabarismos.  Ambos se casaron y tuvieron 11 y 12 hijos respectivamente.  El nombre “gemelos siameses” proviene del nombre del reino Siam.  Chang se hizo alcohólico y sufrió un derrame cerebral que no afectó a su hermano, aunque eventualmente por causa de una bronquitis contrajo una neumonía y se murió en el sueño.  Su hermano Eng se dió cuenta que estaba muerto y esa misma noche murió causado por un choque al ver a su mitad sin vida (datos tomados de Wikipedia).

            Han habido unos 1400 nacimientos siameses registrados en el mundo siendo el primero en Armenia en el año 945 D.C.  En la República Dominicana han nacido varios gemelos siameses, los más recientes siendo las hermanitas María Teresa y Teresa Maria Tapia (izquierda), nacidas en abril pasado en el hospital Eduardo Aybar y separadas éxitosamente hace unas semanas en Virginia, Estados Unidos.  Ambas compartían el hígado, el duodeno y el páncreas y ya han regresado al pais.  Clara Altagracia y Altagracia Clara nacieron en Ocoa en el 1973 y fueron separadas éxitosamente en los Estados Unidos, pero Altagracia Clara murió en el 1976 por causa de un grano de habichuela que se introdujo por la nariz y le provocó la asfixia.  Antonio Ramón y Ramón Antonio Durán nacieron en Nagua en 1969 a una madre de apenas 15 años y fueron separados aunque uno de ellos también murió.  En el 1956 nacieron en el pais unos trillizos, dos siameses y uno separado aunque no tengo más datos sobre ellos (algunos datos tomados del DiarioLibre.com).  

            La madre de siameses más joven lo es una Argentina que los parió a los 13 años en el 1992.  Una brazileña de 14 años parió siameses en el 2002 y la naguera de 15 los parió en el 1969.  

            Los siameses a veces comparten un órgano crítico (Chuang y Eng compartían el hígado) y otras veces sólo los une el cordón umbilical.  Los que comparten el corazón generalmente no sobreviven, pero los que comparten otros órganos tienen mayores probabilidades de éxito.  (Derecha, Abigail and Britanny Hensel).

            Nacer siamés es una buena metáfora para la vida del dominicano.  Nacer “pegao” o “estar pegao” identifica a la persona bien favorecida porque está conectada a alguien poderoso.  El clientelismo político en el que vivimos no es otra cosa que la manutención de una dependencia económica con beneficios políticos para los poderosos. Una de las primeras cosas que aprenden los aspirantes a políticos es cómo crear y mantener esa dependencia para que los votantes sepan que si se separan de la misma se van a “morir.”   La situación es compleja, trágica y dramática.

            Al empezar este año eleccionario los dominicanos tenemos el desafío de aprender a vivir, a pensar y a decidir como entes independientes, rechazando el clientelismo político y aprendiendo a vivir cívicamente independiente.  El clientelismo político es el pan nuestro de cada día tanto al nivel local como al nivel nacional y muchos piensan que es incambiable.  Al igual que los siameses requeriría una cirugía de muchos riesgos y aunque la cirugía pudiera tener éxitos hay muchos que no sabrían vivir sin estar pegao.

            Ojalá que el nuevo año nos traiga nuevas oportunidades para un civismo informado, consciente y auténtico.



jueves, 15 de diciembre de 2011

Mi Deseo de Navidad *


            El hombre que me miraba a los ojos lo hacía de manera persistente, inquisitiva pero con la calma de la sabiduría.  No me acuerdo su nombre pero era un homme sagé (hombre sabio), uno de esas figuras que se encuentran en todas partes del mundo, en aldeas y ciudades, en callejones y balcones, inspirando vidas y aspirando mundos.  Era lunes de noche frente al mercado central de Djenné, en Mali, Africa Occidental y como todos los lunes se había terminado el mercado libre del pueblo.  Algunos vendedores guardaban sus cosas y detrás de las cortinas y particiones se podían ver las columnas de barro de la afamada mezquita de Djenné, dedicada por la UNESCO como una de las contribuciones culturales universales.  

            El fuego de la hoguera daba a los ojos de este hombre la languidez del djeli, el griot que transporta cientos de años de historia sobre sus hombros, su mente y su corazón, los que interpreta con su música utilizando la tradicional kora, una especie de arpa construída con el coparazón de un jilguero..   Estaba vestido con un boubou morado brillante (vestido tradicional del oeste africano) y era tan brillante que la luz de la hoguera hacía que el boubou pareciera la pantalla de una televisión sobre la cual se proyectaba la historia de los mándingas (uno de los grupos étnicos mayoritarios).  A su lado, una mujer Fulani miraba al fuego cabizbaja, sus gigantescos aretes de oro puro reposando mansamente sobre sus hombros. (Djeli a la derecha).

            Eran casi las diez de la noche y el cielo estrellado me revelaba mucho más de ese universo especial, allende al Sahara, con el harmattan (nube de polvo que baja del desierto) todavía entre mis narices y el recuerdo todavía reciente de la chica francesa bajo el flamboyán gigante tocando guitarra, sus senos esculturales abiertos al universo como mangos injertos rellenos de azúcar y miel, mientras todos nosotros, hombres y mujeres, cantábamos con ella, suspirábamos por ella e idealizábamos fantasías imposibles bajo aquél cielo repleto de estrellas, repleto de historias, de experiencias y de máscaras senoufos, bámbaras y dogones al lado del río Niger.

            El djeli agarró su kora y entonó canciones inmortales en un idioma arrancado directamente del edén, como Salif Keita cantando “Moussoulou” mientras dos mujeres del callejón hacen fufu en el pilón (fufu es el mangú pero hecho en pilón de café).  Juro por todos los vientos que en ese momento de esa noche quería morir para que mi espiíritu se quedara girando para siempre sobre Djenné, abrazado a los pechos de esa trovadora anónima, tomando café hecho por el djeli y escuchando su música ancestral hasta que el polvo de mis entrañas regresara para siempre al Sahara montado en un bote sobre el Niger justo a la puesta de sol.  (Izq., Mujer Fulani de Mali, esos son aretes de puro oro).

Juro por todos los vientos que en ese momento de esa noche quería morir para que mi espiíritu se quedara girando para siempre sobre Djenné,

            Mi djeli me miraba mientras cantaba, pero no me miraba solamente a mi.  Me imagino que al mirarme pensaba en todos los otros rostros de todas partes del mundo, en todos los idiomas, de todas las nacionalidades y con todas las esperanzas que habrían llegado ante la puerta de su hogar frente a la plaza de Djenné.  Mientras el relataba con su canto historias perpetuas nosotros los oyentes creábamos nuestras propias historias, nuestras memorias, nuestra música y nuestros ensueños y fantasías.  Todo lo que se necesita para distanciarnos de la realidad es crear una memoria nueva, ardiente, tajante, crujiente, que nos acerque más al deseo universal que todos tenemos de poder abrazar a la humanidad más completa y más total, dejando atrás todas las pequeñeces y estupideces que cantan en nuestros oídos los demonios de la ignorancia.

            Ver el atardecer sobre las paredes de la mezquita de Djenné es una experiencia insuperable, ulular al compás de la melodía milenaria del djeli es abrazarse al presente besando el letargo del pasado; y, más que nada, sentir ese enlace profundo que une un alma al universo de nuestra compartida humanidad es tocar al paraíso con pies y manos.  (Der., puesta de sol sobre el río Niger, los colores tienen mucho que ver con el polvo del Sahara).

Mi deseo de navidad*

           Yo sólo espero que mis hermanos y hermanas de todo el mundo que pisan este terruño terrenero por primera vez puedan llevarse consigo memorias igualmente imperecederas, marcando sus vidas para siempre con la hospitalidad y el cariño de gente como nosotros, aspirantes de una visa al paraíso, no al Montecarlo degraciao ese que nos tiene casi jxdidxs.  Quiero un paraíso que se disfrute un día a la vez, un segundo a la vez, un canto a la vez, una bachata a la vez, un beso a la vez, pero repitiendo ese beso mil cuchocientas veces.  (abajo, puesta de sol en Las Terrenas, un mismo sol, un mismo universo).





Ali Farka Toure tocando la Kora



Dos gigantes, Salif Keita (Mali) y Cesaria Evora (Cabo Verde)



Carta Abierta Para los Concejales

  Carta abierta a los concejales de Las Terrenas CONCEJALES PARA UN FUTURO MÁS CERTERO Por José Bourget, comunitario Querid@s Concejales: Si...